sábado, febrero 03, 2007

Siamo quello che sogniamo

Ho una stanchezza addosso indescrivibile,
le mie mani sono straniere, mi toccano, mi accarezzano, mi strapazzano.
Qualcosa o qualcuno mi dice di non mollare,
ma sono stanca..
Stanca di che mi domando?
Neanche la parte più sincera di me stessa trova una risposta.
Guardo il vuoto che non c’è, in mezzo a mille oggetti inutili, cerco il vuoto che non c’è.
In mezzo a mille suoni cerco il silenzio che potrebbe aiutarmi a comprendere.
Mi pesa la testa sul collo.
Sto sempre china, come se non volessi, come se non desiderassi.
Avevo dei sogni, molti li ho realizzati, e adesso?
Altri sogni…altri desideri in vista di nuove conquiste,
per me, per te, per noi.
Ed il freddo sparirà, il caldo pure sparirà, e spariranno tante sciocchezze,
che non avevano ragione di esistere, né di nascere, né di crescere.
Si, basta basta con le sciocchezze.
Voglio solo cose belle,
quelle che vedi tu,
quelle che vede Francesca.
La cioccolata, un sorriso, la termocoperta, la musica.
Ah, la musica. Sogno ancora di fare la ballerina ed il mio sogno si fa sempre più interessante, sogno di diventare ballerina tra qualche anno, magari tra dieci, magari tra venti.
Sogno di diventare ballerina da grande, sogno di non invecchiare, e di ballare, ballare, ballare.

Amalia Ferrara